I consigli dei maestri dell’investimento – 3. L’impulso è tuo nemico

Siamo giunti al terzo post dedicato ai consigli dei maestri dell’investimento, una rassegna che ha un obiettivo molto semplice: imparare dai migliori, applicare i loro consigli, le loro metodologie e i loro modelli di comportamento per avere successo negli investimenti finanziari. Il consiglio di oggi? L’impulso è tuo nemico. Mettiti comodo e stai tranquillo, te ne parlo come sempre con parole semplici.

L’impulso è tuo nemico

Mi sembra doveroso continuare con gli insegnamenti di John Bogle, protagonista anche dei due precedenti articoli della rassegna, in quanto questo consiglio è strettamente legato al precedente, dal titolo “Il tempo è tuo amico” (clicca qui per leggere il post dedicato).

Ti presento Gianni e Sonia

Gianni e Sonia hanno deciso di investire parte dei loro risparmi in un portafoglio bilanciato (in parte azionario ed in parte obbligazionario). L’orizzonte temporale consigliato per la soluzione scelta è di 5 anni.

Gianni e Sonia non pensano di dover disporre di quella somma per il successivo quinquennio e pertanto si convincono ad investire. Sono un pò spaventati da quello che potrà accadere, ma hanno voluto ambire ad un rendimento maggiore di quello pressoché nullo del conto corrente.

Per i primi mesi tutto procede bene, il portafoglio ha dei modesti guadagni e finalmente Gianni e Sonia si convincono di avere fatto la scelta giusta, anzi sono un pò rammaricati di non aver investito di più.

Ma ecco che all’improvviso cambia il clima sui mercati finanziari; sono passati 4 mesi dalla sottoscrizione dell’investimento ed ecco arrivare una brusca correzione.

L’influenza dei mass media

I telegiornali e i giornali che fino al giorno prima non avevano minimamente attenzionato l’argomento, adesso non sembrano pensare ad altro, ogni giorno è un susseguirsi di notizie finanziarie catastrofiche ed apocalittiche, con miliardi che “bruciano“, operatori di borsa con le mani tra i capelli, segni rossi e percentuali negative che si inseguono e con previsioni sempre più fosche per il futuro.

L'impulso è tuo nemico

L’ansia di Gianni e Sonia inizia a crescere giorno dopo giorno, i guadagni dei primi mesi si sono azzerati e adesso il portafoglio è in rosso. Nella frenetica ricerca di qualche notizia rassicurante i due si rifugiano sul web, buttandosi letteralmente in pasto al fenomeno del clickbaiting (in italiano acchiappaclick).

Sai di cosa si tratta? Consiste nel fare titoli che fungano da esca efficace per portare le persone a cliccare su di essi. E ovviamente il settore finanziario in un momento di correzione dei mercati si presta perfettamente a tale fenomeno (clicca qui per approfondire il concetto di clickbaiting).

L'impulso è tuo nemico

Il triste epilogo

Il risultato? I “titoloni” altamente ansiogeni degli articoli sui social danno il colpo di grazia ai nervi già scossi dei due malcapitati, che adesso sono in preda al panico, trascinati a pensare che non ci sarà più un domani e che è opportuno portare immediatamente in salvo quello che resta dei soldi investiti prima che vengano spazzati via dalla furia di mercati spietati.

In queste condizioni l’ansia si trasforma in panico, in dolore quasi fisico. L’unico modo per scappare da tale dolore è vendere tutto, immediatamente, costi quel che costi. L’impulso, il nemico ha vinto e il portafoglio viene liquidato in perdita. Ovviamente dopo una simile esperienza, Gianni e Sonia non vorranno più sentir parlare di investimenti, ai loro occhi solo una grandissima fregatura.

Un coltello che cade

La volatilità è un fenomeno assolutamente normale e fisiologico sui mercati finanziari. In alcuni momenti può raggiungere livelli elevati e le escursioni dei prezzi possono diventare molto ampie anche nel corso di una sola giornata. Ma tutto ciò è assolutamente normale, questo fenomeno è sempre esistito e sempre esisterà.

L'impulso è tuo nemico

Una regola che un bravo investitore deve assolutamente conoscere è che fare un’operazione di acquisto o di vendita in condizioni di alta volatilità dei prezzi è come provare ad afferrare un coltello che sta cadendo. Il rischio di afferrarlo dalla parte della lama non è evitabile così come le ovvie conseguenze.

Tieni a bada l’istinto

L’impeto, l’impulsività, la frenesia nell’investimento sono un vero e proprio veleno. Sono nemici che portano a decisioni tossiche per il benessere dei tuoi soldi.

Un bravo consulente finanziario lo sa bene e se Gianni e Sonia si fossero affidati ad un serio professionista, quest’ultimo li avrebbe certamente preparati mentalmente ad affrontare la fisiologica volatilità dei mercati.

D’altronde, se ricordate, Gianni e Sonia avevano investito in una soluzione bilanciata con un orizzonte temporale di 5 anni, per poi liquidarla dopo soli 4 mesi. I 5 anni non sono buttati li a caso. Sono il tempo necessario, in funzione del rischio assunto, per avere una ragionevole certezza di conservare il capitale e portare a casa un soddisfacente rendimento mettendo in conto le fisiologiche correzioni che si presenteranno.

Le correzioni passano, e i mercati risalgono, sempre!

La storia ci insegna che le correzioni dei mercati sono spesso brusche ma durano per periodi molto brevi, in confronto alle salite che invece sono più graduali ma durano per periodi più lunghi.

Fonte: https://www.gurufocus.com/

Nel grafico qui sopra sono rappresentate in blu tutte le fasi di salita dell’indice azionario americano ed in arancio tutte le fasi di discesa, dal 1929 ad oggi.

Ci si rende subito conto che le discese durano molto meno delle salite e che quindi saper pazientare ha sempre premiato gli investitori.

Il tempo è tuo amico, l’impulso è tuo nemico

Se Gianni e Sonia avessero avuti ben chiari questi concetti prima di avventurarsi nel loro investimento, se avessero avuto al loro fianco un professionista pronto a tenerli per mano durante i momenti più difficili, se avessero mantenuto l’investimento per il tempo raccomandato, avrebbero portato a casa dei rendimenti assolutamente soddisfacenti.

Vuoi un esempio concreto? Eccolo:

L'impulso è tuo nemico
Fonte: Quantalys

Se Gianni e Sonia 5 anni fa avessero sottoscritto la soluzione in rappresentata dalla linea blu (soluzione reale che io ho proposto ad alcuni miei Clienti con un profilo di rischio analogo), oggi avrebbero un rendimento consolidato del 31,10%, pari ad un rendimento annuo del 5,56% (al netto di tutti i costi e al lordo delle tasse).

L'impulso è tuo nemico

Non male se consideriamo che si tratta di un portafoglio composto da un 80% di obbligazioni e da un 20% di azioni. La qualità degli strumenti che compongono il portafoglio hanno permesso di ottenere un rendimento superiore a quello del mercato (linea rossa) a parità di rischio.

Ricorda quindi che per un investimento finanziario vincente il tempo è il tuo amico, l’impulso è il tuo nemico e un bravo consulente finanziario il tuo migliore alleato. Ciao, alla prossima.

I consigli dei maestri dell’investimento – 2. Il tempo è tuo amico

Continua la rassegna dal titolo “I consigli dei maestri dell’investimento”. Andremo alla scoperta delle raccomandazioni dei migliori investitori al mondo: le strategie che hanno adottato, i comportamenti che hanno messo in campo per avere successo nel mondo degli investimenti finanziari. Come sempre con parole semplici.

Time is your friend

Continuiamo a parlare degli insegnamenti che ci ha lasciato in eredità John Bogle, uno degli investitori di maggior successo degli Stati Uniti recentemente scomparso. “Time is Your friend“, il tempo è il tuo amico negli investimenti. Questa è una regola imprescindibile, un concetto che deve essere assolutamente ed immediatamente chiaro e cristallino quando si decide di approcciare questo mondo. Soprattutto oggi, dove impera il “voglio tutto e lo voglio subito“.

Mi spiace ma è giusto che tu lo sappia fin da subito: non esistono miracoli o scorciatoie negli investimenti. Bisogna accumulare parte del proprio reddito, mese dopo mese, anno dopo anno e investirlo in maniera adeguata al proprio profilo rischio.

Il tempo è amico di chi investe sin da giovane

Vuoi un esempio della potenza del tempo nel mondo degli investimenti? Bene, eccotene uno: ti presento Claudio, Giuliana e Luca.

Claudio, a due passi dalla pensione

Claudio ha 60 anni e un buono stipendio, ma ha appreso che la sua pensione sarà sensibilmente più bassa dello stipendio e pertanto prova a correre ai ripari. Decide di investire 1.000 euro al mese per i prossimi 5 anni per un totale di 60.000 euro. Immaginiamo che tale investimento abbia un rendimento medio annuo eccezionale del 10%. Ecco a quanto ammonterebbe l’investimento finale rivalutato di Claudio.

Fonte: www.nef.lu

Capitale totale investito € 60.000,00. Interessi € 17.171,74. Valore finale dell’investimento: € 77.171,74. Rendimento dell’investimento: +28,62%, niente male.

Giuliana, a metà della sua carriera lavorativa

Giuliana è un’insegnante di 40 anni. E’ finalmente diventata di ruolo e decide che è arrivato il momento di pensare alla sua pensione integrativa (clicca qui per approfondire). Decide pertanto di accumulare 200,00 euro al mese nei 25 anni che le mancano alla pensione. Immaginiamo che tale investimento abbia un rendimento medio annuo dell’8%, minore di quello di Claudio ma pur sempre ottimo. Ecco a quanto ammonterebbe l’investimento finale rivalutato di Giuliana.

Fonte: www.nef.lu

Capitale totale investito € 60.000,00. Interessi € 122.967,89. Valore finale dell’investimento: € 182.967,89. Rendimento dell’investimento: +204,95%, fantastico.

Luca, 24 anni, neo assunto in un’azienda come impiegato

Luca ha finalmente trovato lavoro, niente di eccezionale, stipendio modesto, ma gli permette di coprire le spese e di mettere da parte 100 euro al mese. Decide di investirle per quando smetterà di lavorare, sapendo che la pensione pubblica non sarà certamente sufficiente. Luca riesce a mettere da parte soltanto 100 euro al mese ma per 50 anni. Otterrà un rendimento annuo del 7%, abbastanza realistico per un arco temporale così lungo. Ne varrà la pena? Vediamo.

Fonte: www.nef.lu

Capitale totale investito € 60.000,00. Interessi € 446.140,60. Valore finale dell’investimento: € 506.140,60. Rendimento dell’investimento: +743,56% !!! Ma siamo sicuri? Ma come è possibile?

La potenza del tempo

Stesso capitale investito, rendimento annuo addirittura più basso ma grazie al tempo più lungo non c’è storia: Luca, pur versando soli 100 euro al mese, grazie ad un arco temporale molto lungo otterrà un capitale quasi triplo di quello di Giuliana e quasi sette volte più grande di quello di Claudio.

ClaudioGiulianaLuca
Capitale investito60.000,00 €60.000,00 €60.000,00 €
Tempo5 anni25 anni50 anni
Rendimento annuo10%8%7%
Capitale finale77.171,74 €182.967,89 €506.140,60 €

Il tempo è tuo amico

Spero di averti convinto. Il tempo è il miglior amico ed alleato di chi investe sin da giovane. La finanza è prima di tutto pazienza ed anche i momenti difficili sono solo rumore nel lungo periodo. In che senso ti stai chiedendo? Te lo spiego subito.

Il rendimento medio annuo ottenuto da Luca nel suo percorso di 50 anni non sarà lineare, per niente! Il 7% medio annuo che otterrà sarà frutto di anni di rendimenti a doppia cifra che si alterneranno ad anni con rendimenti mediocri ma anche ad alcuni anni con rendimenti negativi o fortemente negativi.

I momenti burrascosi (stai certo che Luca ne vivrà parecchi in un orizzonte temporale così lungo) metteranno a dura prova la sua disciplina e la sua perseveranza.

Ebbene Luca, avendo mantenuto la barra dritta e i nervi saldi, essendo rimasto fortemente ancorato al suo obiettivo, ha brillantemente superato quei momenti, che in un arco temporale di 50 anni diventano solo un leggero rumore di fondo, quasi impercettibile.

Facciamo un esempio

Fonte: Quantalys

Nei 21 mesi che vanno dal 1 Giugno 2007 al 1 Marzo 2009 l’azionario globale perdette il 46,88% mettendo a dura prova i nervi anche dei più razionali e disciplinati investitori del mondo. Un grafico che non lascia margini di interpretazione, semplicemente un disastro. Bisognava vendere quindi?

Fonte: Quantalys

Ecco la risposta. Ecco cosa ha ottenuto oggi chi non ha venduto. In questo grafico lo stesso indice azionario globale, la stessa data di partenza (1 giugno 2007), soltanto aggiornato al 10 ottobre 2020. Nel periodo in questione, che comprende la grande crisi del 2008 vista in precedenza e tutte le altre che si sono succedute l’indice ha un rendimento cumulativo complessivo del 81,91%.

Bisognava vendere? Non credo proprio. Era semplice non vendere? assolutamente no. Ma oggi quella grande crisi finanziaria del 2008 è solo rumore di fondo.

Il tempo è il tuo migliore amico; ciao, alla prossima.