Mogli e buoi dei paesi tuoi

Sono certo che hai già sentito l’espressione “Mogli e buoi dei paesi tuoi”, un modo di dire che si tramanda di generazione in generazione che mette in risalto quella sorta di diffidenza che si prova verso ciò che non fa parte degli usi e costumi di un certo luogo.

Ti posso assicurare che questa diffidenza è molto diffusa anche nel mondo finanziario. Moltissimi investitori italiani preferiscono allocare i loro investimenti su obbligazioni e azioni del Bel Paese. Ma è davvero una scelta giusta? Oggi parliamo di questo, come sempre con parole semplici.

Vicino e familiare è meglio

La mente umana tende a preferire soluzioni che riconosce come familiari e vicine. Se devi prendere un aereo, a parità di prezzo sceglierai una compagnia aerea che già conosci piuttosto che una che non hai mai sentito nominare; se devi acquistare una nuova caldaia tenderai a scegliere un marchio italiano che già conosci, piuttosto che un marchio straniero che non hai mai sentito.

mogli e buoi dei paesi tuoi

Potendo scegliere, ciò che senti come vicino e familiare tende a darti maggiore sicurezza e questo condizionerà le tue scelte.

Vale anche per i risparmi

Conosci la tua banca da tanti anni, conosci per grandi linee il funzionamento delle obbligazioni bancarie e dei Titoli di Stato. Sai quali sono le aziende italiane più famose. Molto spesso, questo diventa il tuo unico universo investibile. Per quale motivo andare ad allocare i tuoi risparmi su strumenti stranieri, che non conosci? Con tutto quello che si sente in giro, come fidarsi?

In finanza comportamentale la tendenza a scegliere strumenti di investimento che si pensa di conoscere meglio è nota come Home Bias.

Ma è davvero una scelta giusta? Scopriamolo assieme.

Un portafoglio bilanciato “made in Italy”

Mario, il 31 Marzo 2010 ha costruito un portafoglio di investimento a medio lungo termine. In base alla sua propensione al rischio ed al suo orizzonte temporale ha scelto di allocare i suoi risparmi per il 50% su un Titolo di Stato decennale che fu quotato proprio quel giorno (BTP 1 settembre 2020 al 4%) e per il restante 50% sulle principali aziende italiane quotate sul FTSE MIB, allocando il 10% su ciascuna delle prime 5.

Mogli e buoi dei paesi tuoi
Fonte: www.borsaitaliana.it

Oggi, dopo quasi 10 anni, ecco come si è comportato il portafoglio di Mario.

Fonte: Quantalys

In 10 anni il rendimento complessivo è pari al 26,04%. La perdita massima del portafoglio è stata di circa il 30%, registrata poco dopo il 2012. E’ un buon rendimento? Mario può ritenersi soddisfatto? Ancora un pò di pazienza e lo scoprirai.

Il portafoglio “global”

Anna, il 31 marzo 2010, incontra il suo consulente finanziario. Vuole investire i propri risparmi per un periodo medio-lungo. Il suo profilo di rischio è equilibrato. Il Consulente Finanziario propone di allocare il 50% in strumenti obbligazionari globali ed il restante 50% in strumenti azionari globali mediante strumenti di risparmio gestito, in particolare Fondi e Sicav. Clicca qui per scoprire la differenza tra risparmio amministrato e gestito.

Il confronto

Secondo te come è andata? Oggi, dopo quasi 10 anni, chi ha fatto la scelta migliore? Mario o Anna? Ecco il confronto tra i due investimenti, l’investimento “italiano” (linea blu) e l’investimento “globale” (linea rossa).

Fonte: Quantalys
Fonte: Quantalys

Il confronto non lascia dubbi: la maggiore diversificazione del portafoglio di Anna (linea rossa) le ha permesso di raggiungere risultati di gran lunga superiori a quelli di Mario (linea blu). Oltretutto rischiando molto meno. Il rischio (o volatilità) del portafoglio di Anna è pari al 7,98%, mentre il rischio dei portafoglio italiano di Mario è del 12,48%.

Il peso economico dell’Italia nel mondo

Nel seguente grafico è rappresentato il peso del Prodotto Interno Lordo per Paese nel Mondo. L’Italia si attesta al 1,86%, vuol dire che la nostra economia rappresenta l’1,86% dell’economia mondiale. Clicca qui per leggere l’articolo su howmuch.net

Fonte: howmuch.net

Tornando al confronto tra il portafoglio di Mario e di Anna non bisogna mai dimenticarsi che i risultati passati non sono indicativi di quelli futuri. E’ altresì vero però che investire i tuoi risparmi esclusivamente in Italia, vuol dire farlo attingendo dall’1,86% dell’economia mondiale. L’efficienza del portafoglio ne risente inevitabilmente in termini di diversificazione e di rischio complessivo.

Ciao, alla prossima.

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