Nervi saldi, disciplina e pazienza: un esempio virtuoso

Se anche tu ti ritrovi spiazzato dai recenti bruschi movimenti di mercato legati alla diffusione del Coronavirus, sei alle prese con un forte coinvolgimento emotivo e non sai come comportarti con i tuoi investimenti finanziari ti invito a leggere questo post. Illustrandoti un esempio virtuoso proverò a darti un a visione di più ampio respiro, con l’obiettivo di farti ritrovare la giusta lucidità necessaria per non prendere decisioni di cui potresti pentirti in futuro.

Ti parlerò di uno dei fondi di investimento più grandi al mondo, del suo nobile obiettivo e di quali scelte adotta per raggiungerlo. Se ti ho incuriosito abbastanza prenditi due minuti e continua a leggere. Ne parliamo come sempre con parole semplici.

Il fondo e la sua mission

The Government Pension Fund Global, il Fondo Pensione Globale Governativo è uno dei fondi di investimento più grandi al mondo ed ha sede in Norvegia. E’ un fondo pubblico, di proprietà dei cittadini norvegesi, caratterizzato da un orizzonte di investimento di lungo periodo, gestito in maniera totalmente trasparente dal Ministero delle Finanze Norvegese.

La sua mission, il suo obiettivo, dichiarato esplicitamente sul sito del fondo è uno tra i più nobili e preziosi: salvaguardare e costruire il benessere finanziario delle future generazioni norvegesi. E’ un esempio virtuoso di efficienza di una strategia di investimento a lungo termine.

un esempio virtuoso
Fonte: https://www.nbim.no/

Nel settembre 2017 il fondo ha superato la cifra di un Trilione di Dollari, 1000 miliardi di dollari!

La strategia 2020-2022

Oggi ti parlo della strategia di investimento di questo fondo gigantesco, anch’essa facilmente reperibile sul sito ufficiale del fondo (serve soltanto tradurla dall’inglese).

Tornando per un attimo alle ansie e al panico che si sta diffondendo a seguito del diffondersi del Coronavirus ecco cosa recita la strategia del fondo per il prossimo triennio:

“I trend e le mutazioni in corso nell’economia globale, come ad esempio l’aumento delle barriere commerciali, il basso livello dei tassi di interesse a livello mondiale, i cambiamenti nei paradigmi tecnologici ed i cambiamenti climatici influenzeranno il fondo. Dobbiamo essere preparati a grandi fluttuazioni nel controvalore del fondo.”

La composizione del portafoglio di investimento

“La strategia 2020-2022 continuerà nella direzione indicata nel triennio precedente.” Sei curioso di conoscerla? Allora non perdiamo altro tempo. Eccola:

un esempio virtuoso
Fonte: https://www.nbim.no/en/the-fund/market-value/

Le linee guida per il triennio 2022-2022 prevedono un investimento così suddiviso: 70% azioni, 25% obbligazioni e 5% immobili.

70% di azioni? Abbiamo letto bene? Si, ti assicuro, abbiamo letto benissimo. “Il 70% di azioni in portafoglio riflette la disponibilità del gestore del fondo a prendere rischio di mercato al fine di ottenere soddisfacenti rendimenti nel lungo periodo“. Viene subito dopo ribadito che “con il 70% del fondo esposto al rischio azionario, bisognerà essere preparati a significative fluttuazioni nel valore del fondo“.

A proposito di significative fluttuazioni di mercato ti ricordi cosa successe alla fine del 2018, quando tutti i mercati scesero bruscamente per circa 4 mesi? Clicca qui per sapere come andò a finire.

Enorme diversificazione

Il fondo investe contemporaneamente su circa 9.000 società sparse in tutto il mondo ad eccezione della Norvegia stessa. Infatti nello statuto del fondo è fatto divieto di investire in società con sede in Norvegia. E’ per cui caratterizzato da un enorme grado di diversificazione, azionaria, obbligazionaria ed immobiliare.

Fonte https://www.nbim.no

Come i migliori strumenti di risparmio gestito, il Fondo Pensione Globale Governativo Norvegese seleziona con cura le aziende dove decide di investire maggiormente. Non solo, ma essendo in possesso di rilevanti quote delle stesse aziende, siede nei consigli di amministrazione influenzando con il suo voto processi aziendali virtuosi che portino alla crescita dell’azienda stessa e quindi di conseguenza all’aumento del profitto del fondo innescando un bellissimo circolo virtuoso.

Altro che giocare in borsa!

Ti invito ad abbandonare una volta per tutte l’associazione delle azioni con la speculazione, la scommessa, il gioco d’azzardo. Se compri un titolo azionario di un’azienda della quale non conosci assolutamente nulla su consiglio di un amico, con l’obiettivo di guadagnarci tanto in pochi giorni a mio avviso stai facendo anche peggio di giocare d’azzardo.

Come insegna il fondo Norvegese se invece imposti una strategia a lungo termine, ti affidi ad un consulente finanziario che si occuperà di individuare i migliori strumenti azionari estremamente diversificati e ben gestiti, se mantieni calma, disciplina e nervi saldi nei periodi di forte volatilità, che certamente ci saranno, otterrai nel lungo termine rendimenti soddisfacenti.

Se mi chiedete di valutare il rischio di acquistare Coca-Cola oggi e di venderla domani vi direi che è molto, molto elevato. Ma comprarla oggi per rivenderla tra 10 anni rappresenta un’operazione a rischio zero (Warren Buffett).

tratto dal libro “Il metodo Warren Buffett”

Warren Buffett è da tutti considerato come uno dei più grandi investitori di tutti i tempi. Di recente ha dichiarato che non ha paura del coronavirus, per lui infatti ” le azioni nel lungo periodo vincono sempre”. Clicca qui per leggere tutto l’articolo pubblicato da Business Insider Italia,

Fonte https://it.businessinsider.com

Conclusioni

Nessuno può sapere quando ma l’emergenza Coronavirus finirà, come tanti altri eventi catastrofici che l’hanno preceduta. In alternativa dobbiamo pensare alla fine del mondo e all’estinzione del genere umano, per la quale ogni scelta odierna risulterebbe assolutamente inutile.

Ciao, alla prossima.

PS: Se vuoi approfondire la strategia e le politiche di investimento del fondo norvegese, clicca qui. Sul sito troverai tutte le informazioni in dettaglio.

Il rischio di credito

Se c’è nel mondo degli investimenti un rischio poco conosciuto e ampiamente sottovalutato questo è certamente il rischio di credito. Non avere chiare le conseguenze del rischio di credito può portare a scelte di investimento che si possono rivelare “disastrose”. Clicca qui per leggere l’articolo del Corriere della Sera.

Come avrai intuito oggi ti parlo del rischio di credito, te ne parlo con parole molto semplici, con l’auspicio che tu possa comprenderlo appieno. Sei pronto? Allora mettiti comodo, prenditi qualche minuto, andiamo alla scoperta del rischio di credito.

La ricerca del rendimento

Inutile prendersi in giro. Tutto nasce dalla ricerca del rendimento migliore. Cosa assolutamente giusta, per carità! Chi, potendolo fare, non sceglierebbe di ottenere il massimo rendimento dal suo investimento? Se due titoli obbligazionari di analoga durata pagano interessi diversi sei naturalmente portato a scegliere il titolo dal rendimento maggiore. A questo punto però dovresti farti la seguente domanda: “Perché questi signori sono disposti a pagarmi di più? Per la mia simpatia? Non credo, neanche mi conoscono!”

Battute a parte questa è la domanda cruciale a cui bisogna dare una risposta e dalla quale devono scaturire le scelte finanziarie più opportune.

Il prezzo della solidità

Hai chiaro il fatto che chi emette un prestito obbligazionario (un Governo, una Banca o un’Azienda in genere) ha di fatto bisogno di soldi e che tu, mio caro sottoscrittore, glieli stai prestando? Bene, quindi l’Emittente del prestito non è altro che un Debitore, che si impegna con te e con gli altri sottoscrittori a restituire le somme prestate alla scadenza pattuita ed a pagare periodicamente un interesse (le cedole dell’obbligazione). Non sai cos’è un titolo obbligazionario e vuoi approfondire? Nessun problema, clicca qui e leggi il mio post dedicato.

Se mi hai seguito fin qui adesso ti chiedo nuovamente: perché, a parità di durata un debitore è disposto a pagarmi un interesse annuo del 5%, un altro debitore è disposto a pagarmi il 3%, un altro soltanto l’1% o addirittura zero?

Introduciamo il rischio di credito

La risposta a questa domanda ci introduce al rischio di credito, questo sconosciuto. Cominciamo col dire che il rendimento dell’investimento obbligazionario è l’espressione della solidità dell’Azienda o del Governo che emette il debito. Cerchiamo di capirlo con un esempio.

Immagina di poter scegliere tra due titoli obbligazionari con stessa durata (ad esempio 10 anni) e stesso rendimento del 2% annuo:

  • Obbligazione 1: emessa da una grande Azienda multinazionale, presente sul mercato da oltre 50 anni con milioni di clienti, migliaia di dipendenti, sedi in tutto il mondo ed in continua crescita.
  • Obbligazione 2: emessa da una piccola società della tua città o del tuo paese, nata da poco, con un ufficio e un paio di collaboratori.

A parità di durata e di rendimento a chi decideresti di prestare i tuoi soldi? Credo e spero che concorderai con me che il debitore che ti dà più garanzia di pagare regolarmente gli interessi e di restituirti il capitale alla scadenza sia l’Azienda Multinazionale e non la piccola società locale.

Ecco il perché di rendimenti diversi

Tornando all’esempio precedente, in un mercato efficiente, a parità di durata e di rendimento, tutti sceglierebbero l’obbligazione 1 e non la 2. Ma quindi come fa la piccola società locale a convincere i risparmiatori ad acquistare i suoi titoli? Ha solo un modo: offrendo, a parità di durata, un rendimento più alto rispetto all’obbligazione 1. La differenza di rendimento deve essere tanto maggiore quanto ampia è la differenza di solidità tra i due emittenti.

Chi conosce la verità ?

Quindi abbiamo appurato che a rendimento maggiore corrisponde solidità minore, che letta da una diversa angolazione ripropone la più nota legge del mercato finanziario: a rendimento maggiore corrisponde rischio maggiore. In questo caso il rischio di cui parliamo è un rischio altamente pericoloso: quello che l’emittente non sia più in grado di onorare il suo debito!

Ma chi conosce la verità? Chi sa davvero se un’azienda, un Paese, una Banca è sufficientemente solida da poter sottoscrivere le sue obbligazioni in tutta sicurezza?

Sarò abbastanza diretto: la verità non la conosce il tuo gestore, non la conosce il tuo direttore di filiale, non la conosce il tuo consulente, non la conosce la tua Banca; nessuno di loro può avere assoluta certezza e darti totali rassicurazioni che l’emittente onorerà il suo debito alla scadenza.

L’unica entità che devi imparare ad ascoltare e di cui puoi sempre fidarti è il mercato finanziario; il mercato non sbaglia mai! Adesso ti insegno come fare.

Il mercato finanziario

Il mercato finanziario è il luogo dove è possibile acquistare o vendere titoli finanziari già esistenti; grazie alla legge della domanda e dell’offerta il mercato ci da un’indicazione precisa del rischio di ogni singolo emittente. Complicato? Facciamo come sempre un esempio che ci aiuta a capire.

Società Alfa e società Beta

Immagina che esistano la società Alfa e la società Beta. 5 anni fa queste due società erano assolutamente identiche e decisero di emettere contemporaneamente un titolo obbligazionario di durata decennale ad un tasso annuo fisso del 2%.

Dal giorno successivo all’emissione le due obbligazioni, che chiameremo Alfa e Beta saranno quotate sul mercato; cosa significa? che potranno essere acquistate o vendute sul mercato finanziario. Supponi per semplicità che durante la vita dei due titoli i tassi di interesse sul mercato rimangano sempre costanti.

Le cose cambiano

Immagina adesso che la società Alfa compie delle ottime operazioni di mercato e l’azienda cresce molto rapidamente, mentre l’azienda Beta, viceversa, fà delle scelte errate e va in difficoltà. Dopo 5 anni quindi le due aziende non sono più identiche, ma una è cresciuta e va a gonfie vele, mentre l’altra ha dei grossi problemi. Come fai ad accorgertene? Molto semplice: il prezzo sul mercato delle due obbligazioni emesse 5 anni prima adesso è cambiato.

Adesso il prezzo dell’obbligazione Alfa non è più 100, ma 105, mentre il prezzo dell’obbligazione Beta non è più 100 ma 90. Ma cosa vuol dire?

Semplice: se decidi di comprare sul mercato € 10.000 di obbligazioni Alfa dovrai pagarle € 10.500 (il 105% di 10.000), percepirai per i 5 anni restanti un interesse annuo del 2% ma fai attenzione: alla scadenza ti verranno restituiti € 10.000, non € 10.500. Quindi il tuo rendimento annuo non è più del 2% ma all’incirca dell’1% (per semplicità ipotizziamo non ci siano costi o tasse).

Se invece decidi di comprare sul mercato € 10.000 di obbligazioni Beta la pagherai € 9.000 (il 90% di 10.000), percepirai sempre il 2% annuo per 5 anni e alla scadenza riceverai € 10.000. Quindi in questo caso il tuo rendimento annuo non è più del 2% bensì all’incirca del 4%.

Cominci a comprendere?

Il mercato, nell’esempio precedente, ti da un’informazione importante: le società Alfa e Beta hanno rendimenti molto diversi oggi, a parità di durata, quindi hanno oggi rischi molto diversi!

Sai come si chiama la differenza di rendimento tra il titolo Alfa e il titolo Beta? Si chiama spread! (questo nome non ti è nuovo, giusto?). Quindi conoscendo lo spread, il differenziale di rendimento tra due diversi emittenti, sei in grado di determinare immediatamente quanto un emittente è più rischioso dell’altro. Nel nostro esempio lo spread tra l’obbligazione Alfa (che ha un rendimento dell’1% annuo) e l’obbligazione Beta (rendimento del 4% annuo) è pari al 3%, o meglio a 300 punti base.

Se sai che tra il titolo Alfa con scadenza 5 anni e il titolo Beta con scadenza 5 anni c’è uno spread di 300 punti (o del 3% annuo), sai già che Beta è altamente più rischioso di Alfa: detto con parole semplici acquistando oggi il titolo Beta c’è una probabilità nettamente maggiore di non ricevere il tuo capitale alla scadenza tra 5 anni.

Ti do una bella notizia

Sono certo ti starai chiedendo a questo punto se è meglio il titolo Alfa o il titolo Beta. Ovviamente dipende dalla tua propensione al rischio, l’importante è avere consapevolezza del rischio di credito. Ma voglio concludere questo post dandoti una bella notizia: il rischio di credito si può ridurre fino quasi a farlo scomparire! Come? Te lo spiego subito.

Con i tuoi 10.000 euro piuttosto che scegliere esclusivamente tra il titolo Alfa e il titolo Beta, puoi scegliere di acquistare uno o più fondi comuni di investimento obbligazionari, contenitori pieni zeppi di centinaia di obbligazioni diverse, emesse da centinaia di emittenti diversi, gestiti da gestori professionisti il cui compito è quello di scegliere giornalmente quali obbligazioni acquistare e quali vendere. Non conosci il funzionamento di un fondo comune di investimento? Nessun problema, clicca qui per approfondire.

Hai comprato il titolo obbligazionario Beta e la società Beta fallisce? Perdi tutto o quasi tutto il tuo capitale!

Hai comprato un fondo obbligazionario all’interno del quale ci sono 200 obbligazioni diverse, ipotizziamo tutte dello stesso valore, tra cui il titolo Beta e la società Beta fallisce? Male che vada hai perso 1/200 del tuo capitale, pari allo 0,5%. Una bella differenza, non credi?

Buona Feste, alla prossima.

Tassi di Interesse Negativi: che significa?

Credo tu ne abbia sentito parlare. In molti Paesi del Mondo sono in vigore dei tassi di interesse negativi. Ma che vuol dire? E quali possono essere le conseguenze per le persone? Te ne parlo in questo post, come sempre con parole semplici.

Una famiglia danese compra casa

Tassi di Interesse Negativi: che significa?

I signori SØrensen hanno deciso di comprare casa. Per questo motivo hanno deciso di fare un mutuo in Banca. Sanno che accendere un mutuo vuol dire in pratica prendere dei soldi in prestito dalla Banca per poi restituirli a rate in 20-30 anni assieme ad un interesse, che rappresenta il costo per aver preso a prestito dei soldi.

E’ uno scherzo, vero?

Non appena la Banca gli propone una simulazione del piano di ammortamento del mutuo i signori SØrensen scoprono che dovranno restituire di meno di quello che la Banca gli sta prestando! Sembra assurdo, ma è proprio così. La somma delle rate che i signori SØrensen pagheranno è inferiore al capitale iniziale! Ecco cosa vuol dire tassi di interesse negativi per chi prende soldi a prestito: una fantastica notizia!

E’ di qualche giorno fa la notizia che una Banca danese inizierà ad applicare tassi di interesse negativi sui mutui; puoi approfondire cliccando qui!

Una famiglia tedesca vuole investire in obbligazioni governative

Tassi di Interesse Negativi: che significa?

I signori Schneider hanno deciso di investire i loro risparmi, a condizione però che il rischio sia bassissimo, addirittura nullo. L’impiegato di Banca gli propone di investire in obbligazioni governative tedesche a 10 anni, i famosi Bund, assicurando loro che si tratta dell’investimento meno rischioso in assoluto, grazie alla granitica solidità del governo tedesco.

Fonte: Investing.com

C’è solo un piccolo dettaglio.

“Cari signori Schneider, riceverete un rendimento annuo dello 0,5%; acquistate oggi il titolo obbligazionario pagandolo l’11,35% in più e tra 10 anni vi verrà restituito il capitale”. I coniugi Schneider stanno per firmare quando all’improvviso la signora aggrotta la fronte e chiede: “ma mi scusi, noi prenderemo lo 0,5% per 10 anni – quindi il 5% complessivo – e oggi paghiamo invece l’11,35%? Ma così perdiamo complessivamente più del 6%!!!“.

Tassi di Interesse Negativi: che significa?

Oggi un investitore tedesco che decide di acquistare un titolo governativo a 10 anni deve pagare in 10 anni più del 6%! Acquistare uno strumento finanziario con rendimento negativo vuol dire in pratica non percepire un rendimento ma sostenere un costo.

Caro governo tedesco, visto che sei così solido e sicuro, ti prego di tenere i miei soldi per 10 anni; per questo sono disposto a pagarti!

Il mondo al contrario

Provate a raccontare a vostro padre o meglio a vostro nonno quello che sta succedendo: è il mondo al contrario. Assolutamente controintuitivo e illogico; invece è tutto vero.

Tassi di Interesse Negativi: che significa?
Fonte: Deutsche Bank per CNBC

In questo momento nel mondo più di 15 trilioni di dollari (per capirci parliamo di 15 mila miliardi di dollari!) sono investiti con rendimento negativo e la cifra è più che raddoppiata in meno di un anno!

L’inizio di una nuova era

L'inizio di una nuova era

Dove porterà tutto questo? Difficile se non impossibile dirlo. Potremmo essere, per dirla alla Jovanotti, all’Inizio di una nuova Era, dove i tassi nulli o negativi diventeranno la nuova normalità. Dove mantenere dei soldi sul conto corrente diventerà oneroso per il cliente. Dove la moneta reale a la moneta digitale avranno quindi rendimenti diversi (rendimento nullo per i soldi contanti – quelli che abbiamo in tasca – e rendimento negativo per i soldi digitali – quelli che abbiamo sui conti correnti).

Il mondo degli investimenti

Il risparmio

Se mi hai seguito fin qui credo tu abbia capito che il modo di investire tipico dei risparmiatori italiani non esiste più; in Italia, infatti, la maggior parte dei risparmiatori, fino a qualche anno fa, era solita acquistare esclusivamente obbligazioni governative e/o obbligazioni bancarie. Questo tipo di investimento garantiva dei rendimenti più che soddisfacenti (in alcuni anni anche dei rendimenti sensazionali!) a fronte di un rischio irrisorio.

Il lato positivo

Il contesto è diventato più sfidante; per ottenere dei rendimenti occorre oggi una attenta pianificazione ed una selezione accurata degli strumenti. Occorre maggiore cultura finanziaria e maggiore competenza. Non basta più acquistare il titolo di turno o il prodotto del momento. Bisogna evolvere da “rinnovatore seriale di obbligazioni” ad Investitore con la “I” maiuscola.

La buona notizia è che si può fare! A condizione però di affidarsi ad un professionista serio e competente, che ti sappia guidare nella pianificazione e che ti supporti emotivamente nella fase di transizione.

In un mondo infarcito di obbligazioni a tassi negativi è possibile portare a casa dei rendimenti positivi più che soddisfacenti, anche rischiando poco. Se non ci credi ti invito a leggere il mio post Un esempio di Investimento a Rischio Molto Basso, cliccando qui.

Ciao, alla prossima.